Si è svolta questa mattina a Bologna la conferenza finale della prima rete nazionale di trasferimento di buone pratiche, guidata dall’Anci come punto nazionale del programma Urbact, che mette in luce l’esperienza condotta da sette Comuni italiani (Avellino, Siena, Sestri Levante, Ferrara, Cuneo, Corigliano-Rossano e Rovereto) che hanno adottato un approccio partecipativo e integrato per replicare il modello di attivazione del mondo dell’arte e della cultura per l’azione climatica sviluppato da Manchester, e replicato per la prima volta in Italia da Mantova con il progetto C-Change.
L’evento di Bologna hanno messo in luce pratiche e soluzioni che possono essere adottate in altri contesti locali italiani e ha coinvolto attori nazionali e locali del mondo della cultura per testimoniare quanto la collaborazione tra mondi diversi possa avere un impatto positivo sulle politiche di sostenibilità ad ogni livello.
Una occasione importante per stimolare il dibattito e l’azione dei Comuni a partecipare alle prossime edizioni di Urbact e sfruttare al meglio i fondi delle politiche di coesione per consolidare percorsi volti alla costruzione di una cultura della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
Tra le diverse esperienze narrate nel corso dell’evento si segnalano quelle dei teatri di Siena che hanno avviato un percorso di confronto sui temi dell’ambiente e sulle possibili soluzioni per ridurre l’impatto ecologico delle attività culturali. In particolare, il teatro dei Rinnovati sarà interessato da una ristrutturazione finanziata con fondi del Pnrr nell’ottica dell’efficientamento energetico, che vedrà la sostituzione dei corpi illuminati e un intervento sull’impianto di riscaldamento; mentre per la stagione teatrale 2022-23 si farà nascere la “Foresta Teatri di Siena”. Grazie alla partnership con Treedom sarà piantato un albero per ogni nuovo abbonato che ne diventerà custode e rimarrà aggiornato sul progetto di cui fa parte, attraverso le storie del Diario dell’Albero.
Il Comune di Avellino ha, invece, rivitalizzato luoghi di cultura poco utilizzati, organizzando eventi culturali ecosostenibili; mentre Cuneo, per fare sistema attorno alle buone pratiche che si sostengono, ha sviluppato un documento di sintesi degli obiettivi e degli impegni che si è concretizzato in un Manifesto per la sostenibilità ambientale dei settori culturale, artistico, sportivo e ambientale cuneesi.
All’azione delle città, nel corso della mattinata, si è dato spazio anche al dialogo con attori del mondo culturale di Bologna e nazionale sul ruolo della cultura per sostenibilità. Si è quindi illustrato il progetto Rock – acronimo di Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities – che tra il 2017 e il 2020 si è posto l’obiettivo di rigenerare, attraverso nuovi processi ambientali, sociali, economici e sostenibili, la zona universitaria della città. Spazio è stato dato anche al Festival IT.A.CÀ, il primo festival italiano sul turismo responsabile che invita a scoprire luoghi e culture in maniera inclusiva per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive.
A queste azioni delle amministrazioni locali si sono unite, infine, le esperienze di singoli “influencer” che grazie alla propria popolarità hanno la possibilità di sensibilizzare il grande pubblico con le loro azioni concrete. E’ il caso del gruppo indie rock dei Marlene Kuntz che con l’ultimo album “Karma Clima” hanno dato vita ad una esperienza in cui la musica e l’arte puntano ad aprire dei varchi nella percezione che si ha sul tema del cambiamento climatico”.
Un'occasione importante per stimolare il dibattito e l’azione dei Comuni a partecipare alle prossime edizioni di Urbact e sfruttare al meglio i fondi delle politiche di coesione per consolidare percorsi che uniscono arte e cultura rivolti alla costruzione di una cultura della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente