Presentato a Roma il primo bando di URBACT IV dedicato alla creazione di Action Planning Network, ovvero reti di Città dedicate a migliorare la gestione dei Fondi UE attraverso la creazione di piani locali d’azione integrati attraverso il confronto tra pari con città europee e attori del territorio.
L’evento, organizzato in Campidoglio in collaborazione con il Comune di Roma, ha visto la partecipazione di oltre sessanta rappresentanti di amministrazioni locali italiane interessate a promuovere come titolari o fare parte come partners di nuove reti del principale Programma Europeo sullo sviluppo urbano sostenibile.
L’azione intensa di promozione del Programma in Italia realizzato dall’ANCI negli ultimi anni in qualità di Punto Nazionale URBACT è stata ricordata dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, che in apertura ha riconosciuto il lavoro che l’ANCI ha condotto coinvolgendo numerose realtà in questa particolare specificità territoriale.
La presenza nelle reti URBACT di Comuni di diversa dimensione demografica del nostro paese, dalle città capoluogo metropolitano, città medie e fino ai piccoli centri, è l’elemento caratteristico della partecipazione italiana al Programma URBACT.
E’ stato evidenziato come partecipare alle reti di città promosse dal Programma URBACT è decisivo per accrescere le capacità amministrative di ciascuna città per la gestione dei Fondi UE e per la realizzazione di strategie e progetti di sviluppo urbano sostenibile, il tutto attraverso un’azione di rete e un metodo innovativo di scambio tra pari che ha prodotto valore aggiunto per funzionari e amministratori coinvolti.
Nel corso della presentazione del bando di URBACT IV sono stati evidenziati i principali elementi di novità rispetto alla programmazione precedente, come ad esempio il focus su tre aspetti trasversali che tutte le reti dovranno tenere in considerazione in fase di proposta e di implementazione: transizione verde, uguaglianza di genere e digitale. L’inserimento di questi tre temi nelle proposte progettuali consolida l’impegno del programma su tematiche già al centro di azioni specifiche di capitalizzazione avviate in URBACT III, chiedendo alla città di identificare modalità innovative con cui questi temi intersecano le principali sfide dello sviluppo urbano.
Le esperienze delle città italiane intervenute nel corso della presentazione del bando URBACT IV hanno messo in luce gli elementi-chiave del Programma URBACT che si è rivelato decisivo per accompagnare metodologicamente l’attuazione di interventi finanziati dall’UE e dal PNRR con un impatto concreto sui territori.
E’ il caso di Casoria, partner della rete SubUrban, che ha avuto la possibilità di definire un piano integrato di interventi finanziati dal Programma integrato città sostenibile (Pics) in grado di recuperare ex aree dismesse trasformate già nel corso delle azioni di progetto in un nuovo parco pubblico, così da dare ai cittadini un risultato tangibile mentre le azioni di scambio con Anversa, Barcellona e Dusseldorf erano ancora in corso, così da motivare ulteriormente gli abitanti a partecipare al processo partecipativo. Salvatore Napolitano, dirigente del Comune ha sottolineato come “nei comuni del Mezzogiorno impegnati in processi di innovazione partecipata è necessario produrre dei risultati anche nell’immediato: grazie a URBACT ciò è stato possibile, restituendo nuovi spazi pubblici alla cittadinanza e nel contempo pianificando al meglio gli interventi del Piano Urbanistico Generale approvato a fine 2022”.
Anche il Comune di Prato ha messo in evidenza il collegamento tra le azioni condotte sul tema dell’economia circolare con il progetto URGE a quelle avviate con altri programmi europei come UIA e Agenda Urbana per l’UE, riuscendo grazie ad URBACT a definire una serie di priorità operative e forme di organizzazione della macchina amministrativa capaci di essere elemento centrale per gestire al meglio le azioni sul tema.
Perugia e Cesena si sono invece avvantaggiati delle conoscenze e del lavoro di rete sviluppato con le città europee partner per affrontare in maniera coordinata temi specifici come l’attrattività del territorio e l’eredità culturale arrivando alla definizione di un piano di marketing territoriale e la creazione di un brand utili per il rilancio sociale ed economico delle città. Il processo partecipativo ha consentito, a Cesena, di realizzare forme innovative di ascolto del territorio e riorientare gli interventi che saranno riqualificati grazie ai finanziamenti PNRR.
Infine, l’esperienza di Roma che ha guidato due reti URBACT sul tema degli orti urbani ha consentito di testare forme di coordinamento tra diversi pezzi di amministrazione locale e municipi per valorizzare a livello sia internazionale che locale una buona pratica promossa in continuità dalle diverse amministrazioni che si sono succedute. “L’azione svolta con URBACT ha fornito elementi utili all’organizzazione di nuove forme di coordinamento sul migliore utilizzo dei fondi diretti e del PNRR, un’azione che in questi mesi sta proseguendo con la mappatura dei fabbisogni e l’integrazione tra diverse tipologie di fondi per rendere strumenti come URBACT utili al miglioramento della governance di sfide centrali per Roma” afferma Raffaele Barbato, direttore fondi UE e PNRR del comune di Roma.
Dalle esperienze delle città emerge quanto URBACT negli ultimi anni sia stato importante per valorizzare nuove modalità di azione all’interno delle amministrazioni locali.
La promozione di forme di gestione partecipativa delle sfide del territorio ha consentito alle città di realizzare interventi concreti con il supporto delle comunità locali, facendo ricorso a forme di intelligenza collettiva che hanno migliorato le modalità di intervento e promosso una forte attenzione su temi innovativi che hanno, più in generale, migliorato la qualità dell’azione amministrativa dei comuni coinvolti.
I prossimi appuntamenti nazionali di presentazione del bando sono previsti a Torino il 1 febbraio (clicca qui per iscriverti) e a Palermo il 2 febbraio (clicca qui per iscriverti)